venerdì 21 gennaio 2011

La Luna Nera

La Luna Nera



C'era una volta una città che aveva la luna sempre nera. Un viaggiatore passò di là e volle sapere, chiese, domandò, insomma s'informò. Così venne a sapere la verità. Viveva in quella città un bellissima ragazza di nome Sao, un terribile mago la volle come sposa e poichè lei non ne voleva sapere egli la rapì e la portò in un bosco incantato intricato d'alberi e buio di notte e la fece diventare una civetta.Di giorno la bella Sao tornava essere umano e veniva rinchiusa in una gabbia, di notte tornava ad essere una civetta.Ma l'incantesimo sarebbe svanito se Sao fosse riuscita a fuggire dal bosco incantato, ed allora il mago fece diventare la luna nera, in modo, che non rischiarasse la via, alla bella fanciulla dandogli la possibilità di scappare. Il viaggiatore devi sapere era un famoso inventore, pensa ad un modo per liberare Sao. Pensa e ripensa "Il fuoco" esclama infine. I saggi gli dicono che hanno già provato ma il mago ha spento il fuoco con un uragano che poi ha danneggiato le case i campi e da allora tutti hanno paura e nessuno osa più combatterlo. Allora l'inventore disse "Il fuoco dell'amore" visto che dopo aver visto il ritratto di Sao se n'era perdutamente innamorato. Allora fece accendere tanti falò tutti insieme formando un cerchio tutt'intorno alla foresta incantata. Il mago ancora l'uragano invocò ma questa volta l'incantesimo svanì perché la forza del suo amore era più forte di mille uragani. Il fuoco rischiaro il bosco incantato così la civetta fuggì e ragazza tornò e appena vide il viaggiatore subito se ne innamorò. Il mago s'infuriò i piedi pestò e ripestò. Ma il bosco incantato rischiarato dal fuoco dell'amore svanì e un vortice si aprì ed il mago inghiottì poi tutto si richiuse il bosco ritornò, incantato non era più ma incantevole sì, mille specie di fiori dai profumi più intesi e dolci, uccelli dalle piume di mille colori intrecciavano i voli. Un incantesimo piccino piccino rimaneva però... Chi passeggiava con la sua anima gemella dopo poco tempo se la sposava. La gente aveva ancora la sua luna che però ora era lucente. La città fu chiamata "Luna Lucente" e il suo bosco "Bosco degli innamorati".

Favola per Guido scritta da me

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