venerdì 21 gennaio 2011

Analizzare le fiabe: leggere Calvino giocando con le carte di Propp

Analizzare le fiabe: leggere Calvino giocando con le carte di Propp

Alla definizione di "funzione narrativa" concorrono diversi elementi: azioni, personaggi e situazioni codificate. Le azioni sono "agite" da diversi personaggi che corrispondono a una tipologia ricorrente e occorrono in contesti determinati. Gli eventi sono tuttavia ricchi di variazioni combinatorie e i personaggi sono caratterizzati da vivacita dell'azione. Per definire meglio quello che si intende per funzione possiamo ricorrere alle parole di Propp: "La definizione si presenta nella maggior parte dei casi come un sostantivo che esprime l'azione (divieto, richiesta di informazioni fuga, ecc....). In secondo luogo l'azione non puo essere definita fuori dalla posizione nel corso della narrazione. Bisogna tenere conto del valore che quella data funzione ha nel corso dell'azione" (26). l'azione che viene compiuta da quel personaggio in quel momento specifico della storia acquista un carattere di "funzione narrativa" che e il motore dello sviluppo narrativo della fiaba dall'inizio alla sua (lieta) fine. Nella Morfologia della fiaba Propp cosi scrive: "Per lo studio della fiaba e importante cosa fanno i personaggi: chi e come agiscono sono problemi di carattere accessorio.... Precedendo i tempi diremo che le funzioni sono assai poco numerose mentre i personaggi sono numerosissimi. Si spiega cosi il carattere duplice della fiaba, la sua eterogeneita e il suo carattere pittoresco e, dall'altro lato la sua non meno sorprendente uniformita, e la sua ripetitivita" (27).
Il programma PROPP non utilizza le 31 funzioni narrative descritte da Propp, ma una selezione di esse come suggerito da un pedagogista italiano Gianni Rodari (1920-1980) nel suo Grammatica della fantasia. Rodari ha scritto attomo all'utilizzazione della fiaba nel lavoro didattico pensando all'acquisizione della L1 nei bambini. L'ipotesi di lavoro di Rodari e stata trasposta in un contesto didattico differente come quello dell'apprendimento della L2 e sono stati utilizzati i suoi suggerimenti per costruire una attivita didattica finalizzata alla lettura e alla costruzione di storie. Rodari consigliava di ridurre le funzioni individuate da Propp a 20, di cui e possibile fornire una lista.
Le 20 funzioni utilizzate nel programma sono:
1. Divieto. La fiaba si apre con la dichiarazione di un divieto imposto all'eroe o ad un altro personaggio con cui l'eroe e, o verra, in contatto.
2. Infrazione. Il divieto viene infranto, consapevolmente o inconsapevolmente.
3. Danneggiamento o Mancanza. L'infrazione del divieto produce la perditadi qualcosa o conduce ad una situazione dannosa o pericolosa.
4. Partenza. Per riparare il danno o per recuperare la perdita l'eroe deve lasciare la sua abitazione o il suo rifugio
5. Missione. L'eroe si prefigge un compito che, se portato a termine, potra riparare il danneggiamento.
6. Donatore. Nel suo cammino l'eroe incontra un personaggio che gli offre--alcune volte in cambio di un gesto di generosita dell'eroe--dei doni.
7. Doni magici. I doni, spesso nel numero di tre, hanno poteri magici di cul l'eroe puo essere, o meno, a conoscenza.

8. Antagonista. L'antagonista e il nemico che si oppone all'eroe e ostacola il compimento della missione.
9. Poteri dell'antagonista. L'antagonista e dotato di poteri malefici che usa per combattere l'eroe.
10. Duello. L'eroe e l'antagonista combattono. In questa situazione il primo puo utilizzare i doni magici ricevuti dal donatore.
11. Vittoria dell'eroe. L'eroe sconfigge l'antagonista e porta a termine la sua missione.
12. Ritorno dell'eroe. L'eroe si avvia sulla strada del ritorno. Durante il viaggio puo imbattersi in ulteriori vicende di persecuzioni e salvataggi.
13. Arrivo a casa. L'eroe arriva a casa in incognito, oppure cosi trasformato dalle avventure passate da non essere riconosciuto.
14. Falso eroe. Un impostore si presenta reclamando il riconoscimento corne eroe e pretendendo il compenso.
15. Prove difficili. L'eroe viene sottoposto ad alcune prove che devono attestare la sua vera identita.
16. Danno riparato. L'eroe e in grado di rimuovere le sciagure o la mancanza iniziale riparando il danno.
17. Riconoscimento dell'eroe. All'eroe, gia riconosciuto nella sua identita, vengono tributati gli onori del caso.
18. Falso eroe smascherato. Il falso eroe--che puo coincidere con l'antagonista--viene smascherato.
19. Puneione dell'antagonista. Il falso eroe o antagonista, cioe il "cattivo" della storia, viene punito.

Essere o avere dal Il libro degli errori di Gianni Rodari



Essere o avere

dal
Il libro degli errori 
di
Gianni Rodari


Il professor Grammaticus, viaggiando in treno, ascoltava la conversazione dei suoi compagni di scompartimento. erano operai meridionali, emigrati all'estero in cerca di lavoro: erano tornati in Italia per le elezioni, poi avevano ripreso la strada del loro esilio.
- Io ho andato in Germania nel 1958, - diceva uno di loro.
- Io ho andato prima in Belgio, nelle miniere di carbone. Ma era una vita troppo dura.
Per un poco il professor Grammaticus li stette ad ascoltare in silenzio. A guardarlo bene, però, pareva una pentola in ebollizione. Finalmente il coperchio saltò, e il professor Grammaticus esclamò, guardando severamente i suoi compagni:
- Ho andato! Ho andato! Ecco di nuovo il benedetto vizio di tanti italiani del sud di usare il verbo avere al posto del verbo essere. Non vi hanno insegnato a scuola che si dice: "Sono andato"?
Gli emigranti tacquero, pieni di rispetto per quel signore tanto perbene, con i capelli bianchi che gli uscivano di sotto il cappello nero.
- Il verbo andare, - continuò il professor Grammaticus,- è un verbo intransitivo, e come tale vuole l'ausiliare essere.
Gli emigranti sospirarono. Poi uno di loro tossì per farsi coraggio e disse:
- Sarà come lei dice, signore. Lei deve aver studiato molto. Io ho fatto la seconda elementare, ma già allora dovevo guardare più alle pecore che ai libri. Il verbo andare sarà anche quella cosa che dice lei.
- Un verbo intransitivo.
Ecco, sarà un verbo intransitivo, una cosa importantissima, non discuto. ma a me sembra un verbo triste, molto triste. Andare a cercar lavoro in casa d'altri... lasciare la famiglia, i bambini.
Il professor Grammaticus cominciò a balbettare.
- Certo... veramente... insomma, però... comunque si dice sono andato, non ho andato. Ci vuole il verbo "essere": io sono, tu sei, egli è...
- Eh,- disse l'emigrante, sorridendo con gentilezza,- io sono, noi siamo!... Lo sa dove siamo noi, con tutto il verbo essere e con tutto il cuore? Siamo sempre al paese, anche se abbiamo andato in Germania e in Francia. siamo sempre là, è là che vorremmo restare, e avere belle fabbriche per lavorare, e belle case per abitare.
E guardava il professor Grammaticus con i suoi occhi buoni e puliti. e il professor Grammaticus aveva una gran voglia di darsi dei pugni in testa. e intanto borbottava tra sé: - Stupido! Stupido che non sono altro. vado a cercare gli errori nei verbi... ma gli errori più grossi sono nelle cose!

Sacco mescolone

Sacco mescolone

Sacco mescolone come un minestrone
io ci metto tante figure
e ne tiro fuori solo tre
com quelle ci faccio storie,
storie matte per giocare,
e anche qualche pazza canzone
magari stonata come un campanone
ma non pensare che siano
meno belle di quelle che leggerai
anzi saranno più sorprendenti che mai
storie e storielle da cambiare
per ridere e scherzare,
puoi fare anche un mescolone
di quelle che già conosci già
un esempio cappuiccetto rosso fa l'autostop
Chi si fremerà??? decidilo tu!!!
Io quando l'ho raccontata
al mio bambino ho pensato alla carozza
del gatto con gli stivali che essendo
un bravissimo gatto furbo e accorto
aiuta capuccetto a fare
cambiare rotta al lupone..

Filastrocca inventata da me per Guido

L'idea del gioco sacco mescolone  e dell'albero azzurro ma la filastrocca è scritta e inventata da me

BABBO LUPO FA TRASLOCO

BABBO LUPO FA TRASLOCO

Babbo Lupo ha una casetta
un po troppo piccolina
"Qui bisogna far trasloco!"
dice a Mamma che è in cucina

C'è una casa sotto il pino
messa in vendita dal Tasso
Ha due camere di sopra
e due camere da basso

Lupo parla con il Tasso
e l'affare va d'incanto
Orac'è da far trasloco
e il lavoro è proprio tanto

"Non dimenticate niente!"
dice Mamma ai suoi lupetti.
"Cominciamo a caricare sedie,
armadi, e i vostri letti"

"Nello scatolone grosso
ci vanno le cose da portare
Vieni fuori piccolino,
non è l'ora di giocare!"

"Il servizio della Nonna
che si rompe facilmente
va incartato molto bene
dice Babbo che è prudente

Santo cielo che pasticcio!
il baule si è sfasciato:
tutte quante le coperte
sono sparse lì sul prato.

Chiede a Mamma Lupotino:
"Dove metto l'aquilone?"
"Nella scatola dei giochi,
Lì, vicino a quel pallone

"E le bambole?E i vestiti?"
Chiede Lupottina incerta.
"Su, sei grande fai da sola!
Sei capace, ne son certa!"

Bebè grida trafelato:
"Guadda, Babbo, il mio ciucciotto
io non lo tovavo più....
ed invece ela qui totto"

Mamma mia che confusione!
Tutto è fuori e niente è a posto.
Per di più tutti hanno fame,
dove sarà mai l'arrosto?

"Ho perduto il mio orsachiotto!"
strilla Lupo piccolino.
"Ma se è qui tra le padelle!
Su, non piangere, sciocchino!"

Quasi come per magia.
tutto quanto è sistemato.
All'inizio di quel giorno
Chi l'avrebbe mai pensato?

La casetta nuova è grande.
Babbo e Mamma son contenti
Ora arrivano i vicini
e fan molti complimenti

Scende il buio sopra il pino
I lupetti fan la nanna.
Finalmente stan tranquilli
Babbo Lupo e Lupa Mamma

Filastrocca trovata su Donna e Mamma circa nel 1994-1995

Storie della notte a luci spente di Nuvolotta scritte per Guido

Stora di un bambino con tanta fantasia ed di un lupo nero...



Un giorno un bambino con molta fantasia si perse per un sentiero buio.Faceva tanto freddo e lui era solo. Si fece coraggio ed entrando in una grotta e li chi ti incontra??? Indovina un poco??Un lupo nero con lo sguardo cupo che lo squadra da capo a piedi "Non mi vorrai mica mangiare o lupo nero"  disse il bambino pieno di paura "Ma no cucciolotto non darti pena ho già mangiato ho la pancia piena! Ma non ti lascio andare se non mi racconti una bella storia" E il bimbo cosa fece?? Stai ad ascoltare! Gli racconta la storia molto conosciuta
di una bambina sciocca con un cappuccetto rosso, "O basta bambino non andare avanti raccontane un altra questa non è vera noi altri lupi non siamo così malvagi  Son tutte storia non starle ad ascoltare, Sei noi lupi uccidiamo per mangiare non lo facciamo di certo per fare un dispetto. Un boccone e via per non morir di fame Poi son animali malandati che di morire sono destinati, Che dire di voi uomini?? che date le colpa al Lupo di mangiare quei teneri agnellini, e io ti dico tosto non è sulla bocca nostra che va a finire l'agnello arrosto, Ma sulle tavole di certi Pastori che alla mamma pecora sottraggono il cuccioletto, Lo fanno di nascosto, ma poi  a lei dicono che il loro piccolo se l'è mangiato il lupo." "Allora" dice il lupo "Hai capito piccolo qual'è la storia vera??"E dice allora il bimbo " Ma perchè non mangi il pane chè è buono e Profumato? Così tutti sanno che non sei cattivo??" il lupo  non risponde ma sorride con dolcezza e pensa "Beata innocenza"e poi il bimbo si mette raccontare tante belle storie e il lupo si diverte e ride di buon cuore poi giocano a nascondino, a farsi il solletico sulla pancia e quando il lupo vede che il bambino  è stanco lo fa salire in groppa lo porta sulla giusta strada così a casa arriva


la tua mamma Daniela


Per farmi venire molte idee per inventare le favole di notte Mi ha aiutato molto leggere il libro
"Grammatica della fantasia" di  Gianni Rodari  Ci sono altri buoni  Libri ma Gianni Rodari è senza altro il maestro, anche lo Schema di Propp che si trova nel libro Morfologia della fiaba è un grande aiuto per scrivere favole.

Morfologia della fiaba è un celebre saggio di Vladimir Propp , pubblicato a Leningrado nel 1928 e uscito in Italia nel 1966 per i tipi dell'Einaudi, a cura di Gian Luigi Bravo. Inizialmente pubblicato solo in Russia, questo scritto ha influenzato le ricerche dell’antropologo Claude Levi-Strauss e del linguista Roland Barthes. Dopo la sua traduzione e diffusione in occidente negli anni cinquanta, il testo si è costruito la fama che a tutt’oggi negli ambiti accademici che si occupano di analizzare mass media e forme artistiche.

Siti su Rodari e siti di filastrocche favole e fiabe
http://www.giannirodari.it/
http://www.bdp.it/Rodari/
http://www.indire.it/Rodari/
http://www.maristi.it/varia/rodari.htm
http://www.formicaio.it/formicaio/index.htm?http://www.formicaio.it/formicaio/servizi/articoli/vedi_cronaca.asp?scuola=rodari
http://www.novara.com/letteratura/archivio/rodari/rodari_biografia.htm
http://www.varesenews.it/articoli/2000/novembre/varese-laghi/9-11giannirodari.htm
http://digilander.libero.it/Gretablu/cosette/parliamo_di/rodari.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Gianni_Rodari
http://piccolerime.interfree.it/rodari/rodarihome.htm
http://spazioinwind.libero.it/maestrasabry/risorse/filastrocche.htm

http://www.stroccofillo.it/
http://www.filastrocche.it/


Ninne nanne per un bimbo che non dorme mai

Ninne nanne per un bimbo che non dorme mai 

In molti di voi sanno che io e Guido abbiamo una leggera disabilità ma ho raccontanto a pochi che questo a comporato per lui e per noi lunghe notte insonni, per immaturità dei centri nervosi Guido ha iniziato a dormire tutte le notti all'età di 8 anni Allora mi inventavo ninne nanne da cantare storie brevi da raccontare, anche brevi poesie sussurrate piano mentre ascolatavamo qualche cassetta di musiche dolcissime, spesso si addormentava io gli restavo vicina nel suo lettino o sdraiata in tappeto vicino a lui e spesso mi addormetavo con lui, 

Notte Rosa 

Notte rosa, culla la luna, 
chiudi gli occhi o mio tesoro, 
notte d'argento nel scintillio dell'onda 
la luna si perde in un sonno profondo 
e il vento raccoglie i suoi sospiri 
per farne una musica da portare oltremare 
il respiro profondo si chiude in un sogno 

S'addormenta il mio bimbo, 
ascoltando la sua canzone 
in un sonno d'incanto 
lui sogna la luna 
che nella notte si lascia 
cullare dall'onda del mare 

e la luna dorme di un sonno profondo 
e stesa sul mare e il cielo blu profondo 
le fa da coperta, una coperta trapuntata di stelle 
che la tiene dentro un tepore e piano piano scende 
lungo il sonno del mio bambino 
Dormi dormi o mio tesoro 
d'un sonno profondo 
mentre la luna si lascia cullare 
dalle onde del mare 

la tua mamma Daniela 

La Luna Nera

La Luna Nera



C'era una volta una città che aveva la luna sempre nera. Un viaggiatore passò di là e volle sapere, chiese, domandò, insomma s'informò. Così venne a sapere la verità. Viveva in quella città un bellissima ragazza di nome Sao, un terribile mago la volle come sposa e poichè lei non ne voleva sapere egli la rapì e la portò in un bosco incantato intricato d'alberi e buio di notte e la fece diventare una civetta.Di giorno la bella Sao tornava essere umano e veniva rinchiusa in una gabbia, di notte tornava ad essere una civetta.Ma l'incantesimo sarebbe svanito se Sao fosse riuscita a fuggire dal bosco incantato, ed allora il mago fece diventare la luna nera, in modo, che non rischiarasse la via, alla bella fanciulla dandogli la possibilità di scappare. Il viaggiatore devi sapere era un famoso inventore, pensa ad un modo per liberare Sao. Pensa e ripensa "Il fuoco" esclama infine. I saggi gli dicono che hanno già provato ma il mago ha spento il fuoco con un uragano che poi ha danneggiato le case i campi e da allora tutti hanno paura e nessuno osa più combatterlo. Allora l'inventore disse "Il fuoco dell'amore" visto che dopo aver visto il ritratto di Sao se n'era perdutamente innamorato. Allora fece accendere tanti falò tutti insieme formando un cerchio tutt'intorno alla foresta incantata. Il mago ancora l'uragano invocò ma questa volta l'incantesimo svanì perché la forza del suo amore era più forte di mille uragani. Il fuoco rischiaro il bosco incantato così la civetta fuggì e ragazza tornò e appena vide il viaggiatore subito se ne innamorò. Il mago s'infuriò i piedi pestò e ripestò. Ma il bosco incantato rischiarato dal fuoco dell'amore svanì e un vortice si aprì ed il mago inghiottì poi tutto si richiuse il bosco ritornò, incantato non era più ma incantevole sì, mille specie di fiori dai profumi più intesi e dolci, uccelli dalle piume di mille colori intrecciavano i voli. Un incantesimo piccino piccino rimaneva però... Chi passeggiava con la sua anima gemella dopo poco tempo se la sposava. La gente aveva ancora la sua luna che però ora era lucente. La città fu chiamata "Luna Lucente" e il suo bosco "Bosco degli innamorati".

Favola per Guido scritta da me

I PUPAZZETTI RUBATI

I PUPAZZETTI RUBATI

C'era una volta un bambino che aveva tanti pupazzetti. Lui li amava tutti e a tutti aveva messo un nome, amava in particolare un pupazzetto che si chiamava Grillo, che gli era stato regalato da sua zia quand'era nato.
Grillo aveva anche un' etichetta fatta a cuore con l'indirizzo del piccolo proprietario, e con gli auguri della zia.
Ne aveva così tanti che la sua mamma dovette comperare un baule dove sistemarli perché non prendessero troppa polvere.
Successe che un giorno Guidino e i suoi genitori dovettero andare a teatro e tutti i pupazzi furono messi nel baule, e siccome il gatto di casa aveva le pulci, per evitare che riuscisse ad entrare, dato che lui amava dormire tra i pupazzi, il baule fu chiuso a chiave.
E proprio quella sera...purtroppo un ladrone entrò in casa e prese tanti oggetti preziosi, e quando vide il baule chiuso si incuriosì:
"Chissà cosa ci sarà qua dentro se l'hanno chiuso ci sarà un tesoro!"
E così si portò via tutto il baule perché non aveva tempo di stare lì a guardarci dentro, tanto era sicuro di avere trovato chissà che, che lasciò lì tutto il resto si caricò sulle spalle il baule e scappò.
Quando Guidino tornò dal teatro e non trovò più i suoi amici pupazzi pianse e si disperò, a nulla valsero i tentativi dei suoi genitori per consolarlo: era talmente triste che non riusciva più a mangiare.
Nel frattempo il ladrone aveva portato il baule in un vecchio edificio abbandonato che era il nascondiglio della sua refurtiva.
Lì lo aprì e cosa trovò? non un tesoro, ma tanti pupazzi!
Cominciò a pendere a calci il baule tanto era arrabbiato, poi pensò: "Cosa me ne faccio adesso di questi così qui?! Vado a vedere cosa mi danno al mercato nero, se non riesco a darli via li dovrò bruciare, non voglio rischiare di andare in prigione per questa roba qua."
E se ne andò via.
Quel magazzino era pieno di gatti randagi, topi, scarafaggi ed ogni altro tipo di schifezza.
Un gatto entrò dentro il baule che il ladro aveva lasciato aperto e, magia delle magie, sentì una vocina che diceva:
"Come facciamo adesso?!"
"Chi parla? " disse il gatto.
"Sono io" disse Grillo .
"Oh bella un pupazzo che parla!" rispose il gatto
"Perché voi gatti parlate di solito?"
"Certo tra di noi che parliamo! "
"Anche noi pupazzi in caso d'emergenza. "
"Perché cosa è successo?" disse il gatto.
"Ci hanno portato via!! Prima abitavamo con Guidino il nostro padroncino" Disse un grosso orso di pezza.
"Come ti chiami?" disse un pupazzetto a forma di fungo rivoltosi al gatto.
"Non ho un nome sono libero io" disse il micione.
Tutti i pupazzi si presentarono con i nomi che Guidino aveva dato loro e raccontarono al gatto, di Guidino, della bontà del bambino, della nostalgia che avevano delle sue coccole, e tanto ne parlarono bene che il gatto si commosse e disse:
"Voi siete stati fortunati, avete conosciuto uno dei pochi esseri umani con un cuore pieno di sentimento. Non so ancora come, ma troverò una maniera per aiutarvi."
E si mise a andare su e giù per il magazzino finché disse:
"Forse ho trovato!" uscì e andò verso un cane grosso come una montagna che lo insegui ringhiando e dicendo: "Adesso ti acchiappo stupido gattaccio!!".
Quando entrò nel magazzino il gatto si nascose tra i pupazzi e questi dissero:
"Non fargli del male!!"
e dopo lo stupore del cane, gli spiegarono per filo e per segno tutta la storia che anche noi conosciamo.
Anche il cane si commosse e decise di fare una tregua con il gatto, cercando una soluzione.
"Bisogna fare presto" disse Grillo "Se il ladro ritorna o ci vende o ci brucia. Questo gli ho sentito dire prima che uscisse da qui."
Allora il gatto ed il cane cercarono tutti gli animali randagi ed anche i topolini, rassicurati dai gatti che non sarebbe loro successo niente, decisero di aiutare. Ogni animale prese un pupazzetto ognuno della sua misura: i topini presero quelli più piccoli, i gatti quelli medi, i cani quelli grossi.
Così portati fuori, erano almeno in salvo dal rischio di essere bruciati o venduti.
"Ma dove abita il bambino?" disse un topino.
"L'indirizzo è sull'etichetta a forma di cuore legata a me"disse Grillo.
Quello era un problema, perchè nessuno sapeva capire dove fosse la casa di Guidino, e tutti erano molto tristi.
"Ehi, perché siete così tristi?" Chiese un cavallo con un carro, legato ad un palo.
Gli spiegarono tutto.
"Ma io so leggere gli indirizzi. Fatemi un po' vedere! Si conosco questo posto!!"
Allora si misero d'accordo: un topino avrebbe rosicchiato la corda, poi uno alla volta tutti gli animali avrebbero portato un pupazzo sopra il carro.
"Fate presto" disse il cavallo "io devo essere qui prima che il mio padrone esca dalla trattoria, altrimenti per me sono bastonate."
Allora chi portava un pupazzo rimaneva sul carro per non intralciare gli altri animali e poi viaaaaaaaaa... Quando arrivarono sotto casa di Guidino si sentiva il suo singhiozzare interrotto di tanto in tanto da qualche parola dolce.
Tutti i cani sul carro si misero ad abbaiare, tutti i gatti a miagolare come quando erano in amore e tutti i topini a squittire.
"Cosa sta succedendo li fuori?" disse la mamma di Guidino e si affacciò alla finestra. E cosa vide!!
Tutti i pupazzi su di un carro pieno di cani, gatti e topi. Allora chiamò Guidino, anzi lo trascinò alla finestra perché questi non si sentiva voglia di niente e neppure di guardare fuori...Ma cosa vide!!
Tutti i suoi pupazzi !!! Pazzo di felicità scese di corsa le scale e trovò tutti i suoi amici li sull'uscio, perchè gli animali dovevano riportare il cavallo con il carro vicino al palo, prima che il suo padrone si accorgesse che mancava, e ad uno ad uno avevano scaricato il carro, così come lo avevano riempito.
Sarebbe piaciuto a tutti vedere la faccia felice di Guidino, tuttavia era più importante aiutare il cavallo.
Guidino e i suoi genitori presero i pupazzi e mentre il papà del bambino andava a comprare un nuovo baule, il piccino riempì il suo letto con i suoi amici prendendo ora l'uno ora l'altro, affondando le manine tra il pelo, accarezzando le stoffe vellutate. Poi quando tutti furono sistemati in un baule ancora più grande (perché nel frattempo i suoi genitori gli avevano comperato degli altri pupazzi, sperando lo aiutassero a superare quel brutto momento), Guidino chiese di potere dormire con Grillo.
E quella sera finalmente dormì felice e sereno.
E il Ladro ?...cosa successe dopo? Successe che poichè che gli animali sapevano che sarebbe tornato, gli prepararono una bella accoglienza: i gatti si nascosero nel baule, i cani e i topi dietro le casse. il ladro entrò dicendo:
"Meno male che sono riuscito a vendere questi pupazzi, non pensavo potessero valere così tanto."
Così dicendo si chinò nel baule per portarlo via, e vide tanti occhi luminosi, fece un salto all'indietro e sentì su di lui denti che mordevano, unghie che graffiavano e a fatica riuscì a scappare. Siccome era anche superstizioso, pensò che fosse una punizione del Signore per i suoi peccati, perché nel buio non riuscì a capire che si trattava di animali.
E quella lezione fu peggio della prigione, per molto molto tempo non poté più uscire di casa e potrete ben immaginare che gli passò la voglia di rubare e divenne onesto e non rubò mai più niente.


La tua mamma Daniela

Pubblicata anche da Pinuccia nel suo sito di favole
http://www.pinu.it
http://www.pinu.it/zzzpupazzetti.htm

Giochi per imparare : il sito di Ivana Sacchi


Questo è il sito di Ivana Sacchi 

Nel sito suo puoi trovare software didattico liberamente scaricabile, destinato soprattutto agli alunni di scuola primaria.



puoi aprirlo ma anche scaricarlo

Se non hai nessun programma per leggere i pdf ti consiglio di scaricare Sumatra pdf leggerissimo e velocissimo che uso io al posto del più famoso ma pesantissimo Adobe pdf

Nel sito di Ivana troverai molti link ad altri progetti di giochi didattici 

The Hare and the Tortoise by Aesop

La lepre e la tartaruga favola di Esopo in inglese
The Hare and the Tortoise

A hare one day ridiculed the short feet and slow pace of the Tortoise, who replied, laughing: "Though you be swift as the wind, I will beat you in a race." The Hare, believing her assertion to be simply impossible, assented to the proposal; and they agreed that the Fox should choose the course and fix the goal. On the day appointed for the race the two started together. The Tortoise never for a moment stopped, but went on with a slow but steady pace straight to the end of the course. The Hare, lying down by the wayside, fell fast asleep. At last waking up, and moving as fast as he could, he saw the Tortoise had reached the goal, and was comfortably dozing after her fatigue. Slow but steady wins.


giovedì 20 gennaio 2011

Crea un dizionario con le parole inglesi

Puoi scegliere di fare qualcosa di più difficile per un amichetto fratellino o cuginetto più grandi

Dovrai sempre mettere e incollare le immagini seguendo l'ordine alfabetico o se non sei ancora in grado, puoi
metterle in ordine alfabetico solo con l'iniziale per cui le prime pagine saranno dedicate alla lettera A
le ultime alla lettera Z

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTVWXYZ


Una lista di parole da usare

a

acacia   accordion   acorn   aeroplane   Africa   afternoon   air   airport   alarm clock   almond   alphabet   ambulance America   amphitheatre   amphora   amusement park   anchor   angel   animal   ant   apple   apricot   April   apron aquarium   archipelago   architect   arm   armchair   army   arrow   artist   Asia   astronaut   athlete   athletics   atlas attic   aubergine   August   autumn   axe

b

back   badminton   baker   balance   balcony   ball   balloon   bamboo   banana   bank   barber   barrel   basin   -basket basket   basketball   bat   bath salts   bathroom   beach   beach umbrella   beam   bean   bear   beard   bed   bedroom bedside table   bee   beehive   beer   beetle   bell   bell tower   belly   belt   best wishes   bicycle   bin   bingo binoculars   bird   biscuit   black   blackberry   blackboard   blanket   blue   boat   body   bolt   bomb   bone   bonnet book   bookshelf   bottle   bottom   bow   bow   boxing   bracelet   bracket   bread   break   brick   bridge   briefcase broom   brother   brow   brown   brush   bucket   bucket   buffer   bull   bus   bush   butter   butterfly   button

c

cabbage   cable car   cactus   cake   calendar   camel   camera   canary   candle   caprice   car   car park   caravan carnival   carpet   carriage   carriage   carrot   cart   cart   cartoon   cascade   casket   castle   cat   ceiling   celery chain   chair   chalk   champion   cheek   cheese   cherry   chess   chewing gum   chick   chicken   child   chin   chips chocolate   choir   chopping board   chopsticks   Christmas decoration   church   cinema   circus   city   clarinet   class cloud   clown   coach   coal   coal stove   coat   coat rack   cock   coffee   coin   cold   colour   comb   comet   comic compass   composer   computer   continent   cook   cooking pot   copper   cosmonaut   country   courgette   cousin   cow crab   crane   crocodile   crop   crossword   crow   crown   crumb   crying   cucumber   cup   cup   cutlery   cycling cypress

d

daisy   dance   dancer   date   day   December   deer   dentist   desert   desk   desk   dessert   detergent   dictionary dining-hall   dinosaur   dishwasher   dive   diver   diving mask   doctor   dog   doll   dolphin   dominoes   donkey   door door handle   doorbell   dormitory   down   dragon   dragonfly   drawer   drawing   dress   drink   driver   drug   drum drumstick   duck   duckling   dummy   dwarf

e

eagle   ear   earring   earth   earthworm   easel   egg   eight   eighty   elephant   eleven   enjoy your meal   enjoy your trip   entry phone   envelope   Eskimo   Europe   evening   exclamation mark   exercise book   exhaust pipe   eye

f

face factory faggot fairy fairy tale family fan fan farm farm worker farmer father Father Christmas fawn February feeding bottle felt-tip pen fence fencing fifty fig finger fir tree fire firefighter fireplace fireworks fish fisherman fishing fishing rod five flag flamingo floor  flour flower flower box flute fly fog folding chair foot football footballer footpath footprint forehead fork fork forty fountain four fox Friday friend frog fruit frying pan fungus funicular railway funnel


g

galaxy   game   game   garden   garlic   gazelle   geography   ghost   giant   gift   giraffe   glass   glass   glasses globe   glove   glue   gnome   goat   gold   goldsmith   good evening   good morning   good night   gorilla   grandfather grape   grapefruit   grass   grasshopper   green   grey   grotto   guitar   gymnasium   gymnastics

h

hail   hair   hairdresser   hall   ham   hammer   hand   hand towel   handbag   handgun   handkerchief   happy birthday happy Easter   Happy New Year   harbour   harp   hat   have a nice time   hawk   hay   hay loft   hazelnut   head   heart

hedgehog   helicopter   heron   hiccup   hide-and-seek   hippopotamus   history   hoe   holly   honey   hoop   horse horse-racing   horseshoe   hospital   hot-air balloon   hotel   house   house shoe   hundred   hunter

i

ibex   ibis   ice   ice cream   ice skate   igloo   index finger   ink   iron   island

j

jam   January   jeans   jetty   journey   joy   judge   jug   jug   juggler   juice   July   June   jungle

k

kangaroo   key   kilogram   kilometre   king   kiosk   kitchen   kite   kiwi fruit   knee   knife   knight   knot

l

ladder   ladybird   lake   lamb   lamp   lantern   lawn   lawnmower   leaf   left   lemon tree   lentil   leopard   lesson letter   lettuce   library   lifebuoy   lift   lighthouse   lightning   linen   lion   lip   lizard   lock   locomotive lorry   lotus   loudspeaker   lumberjack

m

macaroni   machine gun   magnet   magpie   mailbox   maize   mammoth   man   mandarin   mandolin   map   marbles   March marketplace   marmot   Mars   match   mathematics   May   meat   mechanic   medal   medicine cabinet   melon   Merry Christmas   merry-go-round   meteor   microphone   milk   million   millipede   mime artist   mirror   missile   mitten mobile phone   mole   Monday   monkey   month   moon   morello cherry   morning   mosque   mosquito   mother   motor boat motorcycle   mountain   mountain guard   mountaineering   moustache   mouth   movie   museum   music

n

nail   nail   napkin   nappy   navel   neck   necklace   needle   nest   net   nettle   New Year's Day   newspaper
newsstand   night   nightcap   nine   ninety   nose   notebook   November   number   nurse   nursery school

o

oak   oar   ocean   Oceania   October   octopus   oil   oil cruet   old man   Olympic Games   on   one   onion   opera orange   orange   orbit   orchestra   organ   ostrich   oven

p

padlock   paediatrician   page   pagoda   paint roller   painter   painting   palette   palm tree   panda   panties   paper paper plane   parachute   parcel   park   parrot   partridge   party   pea   peace   peach   pear   pen   pencil   penguin peninsula   pepper   pepper   persimmon   pestle   pharmacy   pheasant   photo frame   piano   piece of furniture   pig pigeon   pillar   pilot   pin   pine   pine cone   pineapple   pink   piping   pirate   pixie   pizza   plait   planet plate   playing cards   plum   poem   poet   points   police   policeman   polygon   pomegranate   pool ladder   post   post box   postcard   potato   pram   prince   prize   puddle   pulley   pump   pumpkin   puppet   pyjamas   pylon   pyramid

q

queen   question mark

r

rabbit   radiator   radio   raft   rag   rail   rain   rainbow   rake   raspberry   raven   receiver   recorder   redreferee   refrigerator   reindeer   remote control   restaurant   rhinoceros   ribbon   rice   right   ring   ring   river road sign   roast   rock   rocking horse   roller skates   roof   roof tile   root   rope   rose   roundabout   rowing rubber   rubber   rubber dinghy   rubbish   ruin   ruler   running   rush

s

sack   saddle   sadness   safe   sailing ship   sailor   salad   salt   sand   sandal   sandwich   satellite dish   Saturday saw   saxophone   scarecrow   scarf   school   school caretaker   school diary   schoolchild   scissors   scorpion   screw screwdriver   sculptor   sea   seagull   seal   September   seven   seventy   sewing machine   shark   sheaf   sheep   sheet shelter   shepherd   ship   ship's wheel   shirt   shoe   shoemaker   shovel   shower   sickle   sideboard   sign   silver sister   six   sixty   skateboard   skating   ski   ski boot   ski lift   ski pole   skipping rope   skirt   skittle   sky sky blue   sleep   sleeping bag   sleepyhead   sleigh   slide   slipper   smoke   snack   snail   snake   snow   snowman snowplough   soap   sock   sock   sofa   song   spacecraft   spade   spaghetti   spider   spider's web   sponge   spoon spring   spring   square   squirrel   stadium   stain   stamp   stapler   star   station   statue   steak   stick   sticking plaster   stirrup   stomach   stone   stone   stool   stork   stove   strainer   strawberry   street   streetlight submarine   sugar   suitcase   summer   sun   Sunday   supermarket   swallow   swan   sweater   sweet   sweet   swimming swimming costume   swimming pool   swing   sword   synagogue   syrup

t

table   table tennis bat   tablecloth   tablet   tail   tank   tap   tea   teacher   teacher's desk   teapot   tear   teddy
bear   telephone   television   tempera paint   temple   ten   tennis   tennis racket   tent   terminus   theatre thermometer   thirty   thousand   three   thumb   Thursday   tie   tiger   tile   toilet   tomato   tongs   tongue   tool tooth   toothbrush   toothpaste   top hat   tower   toy   toy car   toy soldier   tractor   trading card   traffic lights  train   tram   treasure   tree   triangle   tricycle   trolley   trousers   trumpet   trunk   T-shirt   Tuesday   tulip tunnel   turkey   turtle   twelve   twenty   two

u

umbrella   uncle   underground   unicorn   unicycle

v

vacuum cleaner   vase   vegetable   vet   video game   vinegar   violet   violin   volcano   volleyball

w

wall   wallet   walnut   war   wardrobe   washing machine   wasp   waste container   wastepaper basket   watch   watchtower water   water lily   water polo   water-bottle   watering can   watermelon   wave   weather vane   Wednesday   well   whale wheel   wheelbarrow   whip   whirl   whistle   white   wild boar   wind   wind band   windmill   windmill   window   wing winner   winter   witch   wizard   wolf   woman   wood   wood   wood   woodpecker   world   writer

x

xylophone

y

yawn   year   yellow   yoghurt   youth   yo-yo

z

zebra   zero   zigzag   zoo

E se hai un amichetto albanese, rumeno, marocchino o di un altra nazione?

Puoi trovare un sacco di parole in  tante altre lingue  qui



Regalini da fare: Un libretto per il tuo fratellino

Hai un fratellino (o un cuginetto o amichetto) piccolo che va all'asilo?

Puoi fargli un regalino

Procurati un quaderno che non usi più (chiedi alla mamma quale puoi usare, fatti dare da lei una vecchia agenda che non usa più. Fatti dare dalla mamma dei vecchie riviste che puoi tagliare (mi raccomando è importante che chiedi a lei, quali puoi usare) ti serve anche della colla a stick e una penna o pennarello per scrivere Ora scegli delle figure che puoi ritagliare che siano meno grandi della pagina del quaderno Se sei bravo puoi tagliarle seguendo bene i contorni, altrimenti puoi disegnare un cerchio o un quadrato attorno all'immagine e ritagliare seguendone i bordi Ora dovrai mettere incollare le immagini seguendo l'ordine alfabetico o se non sei ancora in grado, puoimetterle in ordine alfabetico solo con l'iniziale per cui le prime pagine saranno dedicate alla lettera A, e le ultime alla lettera Z

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTVWXYZ


Quali parole usare? Quelle che è in grado di capire il tuo fratellino, se non hai proprio idea ne puoi scegliere
qualcuna qui

a

abete   acacia   aceto   acqua   acquario   aereo di carta   aeroplano  aeroporto   Africa   aglio   agnello   ago   agosto  agricoltore   agrifoglio  airone   ala   albergo   albero   albicocca   alfabeto   allenatore   alpinismo  altalena  altoparlante   alunno   alveare   amarena   ambulanza   America  amico   ananas   anatra   ancora   anello   anello   anfiteatro   anfora  angelo   anguria   animale   annaffiatoio   anno   antenna parabolica   ape  aprile   aquila   aquilone   arancia   arancione   arbitro   architetto  arcipelago   arco   arcobaleno   argento   aria   armadietto dei medicinali  armadio   arpa   arrosto   artista   ascensore   ascia   asciugamano   Asia  asilo nido   asino   aspirapolvere   astronauta  astronave   atlante   atleta  atletica   attaccapanni   attrezzo   autista   autobus   autocarro   automobile  automobilina  autunno   azzurro 

b

Babbo Natale   babbuccia   bacchetta   bacchette   baffi   bagno   balcone  balena   ballo   bambino   bambola   bambù  banana   banca   banco  banda   bandiera   barba   barbiere   barca   barra del timone   bastone  biancheria   bianco  biberon   bibita   biblioteca   bicchiere   bicicletta  bidello   bidone   biglie   bilancia   binocolo   birillo   birra  biscotto   bistecca  block-notes   blu   bocca   bomba   borraccia   borsa   boscaiolo   bosco  botte   bottiglia   bottone   braccialetto   braccio   briciola   brocca   buca delle lettere   buon appetito   buon compleanno   buon divertimento   buon Natale   buon viaggio   buona Pasqua   buonanotte   buonasera  buongiorno   burattino   burro   bussola   busta  

c

cacciatore   cacciavite   cachi   cactus   caffè   calamita   calciatore   calcio   calendario   calza   calzino   calzolaio  camera da letto   camicia   camino   cammello   campana   campanello   campanile   campione   canarino   cancellino   candela   cane   canestro   canguro   canna da pesca   canottaggio   canzone   capelli   Capodanno   capolinea   cappello   cappotto   capra   capriccio   caraffa   caramella   carbone   carne   carnevale   carota   carrello   carretto   carriola   carro   carrozza   carrozzina   carrucola   carta   carte da gioco   cartella   cartello   cartolina   cartoni animati   casa  cascata   cassaforte   cassetta della posta   cassetto   cassonetto   castello   catena   cattedra   cavaliere   cavalletta cavalletto   cavallo   cavallo a dondolo   cavolo   cento   cerbiatto   cerchio   cerotto   cervo   cespuglio   cesta  cestino   cetriolo   chiave   chiavistello   chiesa   chilogrammo   chilometro   chiodo   chiosco   chitarra   ciabatta  ciclismo   cicogna   cielo   cigno   ciliegia   cilindro   cinematografo   cinghiale   cinquanta   cinque   cintura  cioccolato   cipolla   cipresso   circo   cisterna   citofono   città   ciuccio   clarinetto   classe   coccinella  coccodrillo   coda   cofanetto   colino   colla   collana   collo   colore   coltello   coltivazione   cometa   comodino   compositore   computer   coniglio   contadino   continente   coperta   coppa   corda   corda   cornacchia   cornetta   coro  corona   corpo   corsa   corvo   cosmonauta   costume da bagno   covone   cravatta   credenza   cruciverba   cucchiaio   cucina   cuffia   cuffia da notte   cugino   cuoco   cuore  

d

danzatore   dattero   delfino   dente   dentifricio   dentista   deserto   destra   detersivo   diario scolastico   dicembre  dieci   dinosauro   disegno   dito   divano   dizionario   doccia   dodici   dolce   dolce   domenica   domino   donna   dormiglione   dormitorio   drago   due  

e

edicola   elefante   elicottero   erba   eschimese   esercito   estate   Europa  

f

fabbrica   fagiano   fagiolo   falcetto   falco   famiglia   fantasma   farfalla   farina   farmacia   farmaco   faro   
fascina   fata   fattoria   favola   fazzoletto   febbraio   felice anno nuovo   fenicottero rosa   ferro da stiro   ferro di cavallo   festa   fiammifero   fico   fienile   fieno   figurina   film   finestra   fiocco   fiore   fioriera   fisarmonica  fischietto   fiume   flauto   foca   foglia   foglio   folletto   fontana   forbici   forchetta   forcone   formaggio   formella   formica   fornaio   forno   fragola   francobollo   fratello   freccia   frigorifero   fronte   frusta   frutta   fulmine   fumo   fungo   funicolare   funivia   fuochi d'artificio   fuoco  

g

gabbiano   gabinetto   galassia   galleria   gallo   gatto   gazza   gazzella   gelato   gennaio   geografia   gesso   
ghiaccio   ghianda   giallo   giardino   gigante   ginnastica   ginocchio   giocattolo   gioco   giocoliere   gioia   
giornale   giornalino   giorno   giostra   giovane   giovedì   giraffa   girandola   giù   giudice   giugno   giunco   
giungla   gnomo   gomma   gomma da masticare   gommone   gonna   gorilla   granchio   grandine   grembiule   grigio   grotta  gru cenerina   guancia   guanto   guardia alpina   guerra  

h

hotel

i

ibis   iglù   imbuto   impianto di risalita   inchiostro   indice   infermiere   insalata   inverno   ippica   ippopotamo   
isola  

j

joker

k

kiwi 

l

labbro   lacrima   lago   lampada   lampione   lampone   lanterna   latte   lattuga   lavagna   lavandino   lavastoviglie   avatrice   legna   legno   lenticchia   leone   leopardo   lettera   letto   lezione   libellula   libreria   libro   limone lingua   locomotiva   lombrico   loto   lucchetto   lucertola   luglio   lumaca   luna   luna park   lunedì   lupo  

m

maccheroni   macchia   macchina da cucire   macchina fotografica   madre   maestro   maggio   maglia   maglietta   mago   maiale   mais   mamma mammut   mandarino   mandolino   mandorla   maniglia della porta   mano   manopola   mansarda   mappa   mappamondo   mare   margherita   marinaio   marmellata   marmitta   marmotta   marrone   Marte   martedì   martello   marzo   maschera   matematica   matita   mattino   mattone   meccanico   medaglia   medico   mela   melagrana   melanzana   melone   mensola   mento   mercato   mercoledì   merenda   mese   meteorite   metropolitana   microfono   miele   milione   mille  millepiedi   mimo   missile   mitragliatrice   mobile   molla   mondo   moneta   mongolfiera   monociclo   montagna   mora  mosca   moschea   motocicletta   motoscafo   mucca   mulino a vento   muro   museo   musica   mutande  

n

nano   nascondino   naso   nastro   nave   nebbia   nero   neve   nido   ninfea   nocciola   noce   nodo   nonno   notte   novanta   nove   novembre   numero   nuoto   nuvola  

o

occhiali   occhio   Oceania   oceano   oliera   olimpiade   olio   ombelico   ombrello   ombrellone   onda   opera   orafo   orbita   orchestra   orecchino   orecchio   organo   orma   oro   orologio   orsetto   orso   ortaggio   ortica   ospedale   osso   ottanta   otto   ottobre  

p

pacco   pace   padella   padre   paese   pagina   pagliaccio   pagoda   pala   palestra   paletta   palla   palla natalizia   pallacanestro   pallanuoto   pallavolo   palloncino   palma   pancia   panda   pane   pannolino   pantaloni   papera   pappagallo   paracadute   parcheggio   parco   parrucchiere   partita   pastiglia   pastore   patata   patate fritte papà  pattinaggio   pattino a rotelle   pattino da ghiaccio   pavimento   pecora   pediatra   penisola   penna   pennarello  pennello   pentola   pepe   peperone   pera   pernice   pesca   pesca   pescatore   pesce   pestello   pettine   pianeta   pianoforte   pianto   piatto   piazza   picchio   piccione   piede   pietra   pigiama   pigna   pilastro   pilota   pinguino  pino   pioggia   piramide   pirata   piscina   pisello   pistola   pittore   pizza   poesia   poeta   poligono   polizia   poliziotto   pollice   pollo   polpo   poltrona   pomeriggio   pomodoro   pompa   pompelmo   pompiere   ponte   pontile   porta   portafoglio   portafotografie   porto   posate   posta   pozzanghera   pozzo   prato   premio   primavera   principe  prosciutto   prugna   pugilato   pulcino   punto esclamativo   punto interrogativo   pupazzo di neve  

q

quaderno   quadro   quaranta   quattro   quercia  

r

racchetta   racchetta da ping pong   racchetta da sci   radice   radio   raffreddore   ragnatela   ragno   rame   rana   rastrello   re   refettorio   regalo   regina   registratore   remo   renna   respingente   rete   riccio   ricreazione   rifugio   righello   rinoceronte   riso   ristorante   roccia   rondine   rosa   rosa   rosso   rotaia   rotonda   roulotte  rovina   rubinetto   rullo   ruota  

s

sabato   sabbia   sacco   sacco a pelo   sale   sali da bagno   salone   salvagente   sandalo   sapone   sasso   sassofono   sbadiglio   scacchi   scala   scaletta da piscina   scambio   scarabeo   scarpa   scarpone da sci   scherma   schiena   sci   sciarpa   scimmia   sciroppo   scivolo   scoiattolo   scopa   scorpione   scrittore   scrivania   scultore   scuola   secchiello   secchio   sedano   sedere   sedia   sega   seggiolino   segnale stradale   segnavento   sei   sella   semaforo   sentiero   sera   serpente   serratura   sessanta   settanta   sette   settembre   sgabello   sinagoga   singhiozzo   sinistra   skate board   slitta   soffitto   soldatino di piombo   sole   sommozzatore   sonno   sopracciglio   sorella   sottomarino   spada   spaghetti   spaventapasseri   spazzaneve   spazzatura   spazzolino   specchio   spiaggia   spillatrice  spillo   spugna   squalo   staccionata   stadio   staffa   stambecco   statua   stazione   stella   stomaco   storia   straccio   strada   strega   struzzo   stufa   stufa a carbone   su   succo   supermercato   sveglia  

t

tacchino   tagliere   talpa   tamburo   tanti auguri   tappeto   tartaruga   tavolo   tavolozza   tazza   tè   teatro   
tegola   teiera   telecomando   telefono   telefono cellulare   televisione   tempera   tempio   tenaglia   tenda   tennis   termometro   termosifone   terra   tesoro   testa   tetto   tigre   tombola   toro   torre   torretta di avvistamento   torta tosaerba   tovaglia   tovagliolo   traliccio   tram   tramezzino   trattore   trave   tre   treccia   treno   trenta   triangolo   triciclo   tristezza   tromba   tronco   tubatura   tuffo   tulipano  

u

uccello   undici   unghia   unicorno   uno   uomo   uovo   uva  

v

vagone   valigia   vaso   vecchio   veliero   venerdì   ventaglio   venti   ventilatore   vento   verde   vespa   vestito   veterinario   vetro   viaggio   videogioco   vincitore   viola   violino   viso   vite   volano   volpe   vortice   vulcano

w

wafer

x

xilofono  

y

yogurt   yo-yo

z

zanzara   zappa   zattera   zebra   zero   zigzag   zio   zoo   zucca   zucchero   zucchina  

LOGOS LIBRARY

LOGOS LIBRARY è il luogo ideale dove sono raccolte le parole.
Singolarmente prese sanno essere evocative, unite le une alle altre formano contesti, trasferiscono messaggi, suscitano emozioni. Ad oggi, ne abbiamo raccolte più di mezzo miliardo in oltre 100 lingue. E intendiamo proseguire.

La nostra ambizione è di unire autori, lettori, editori, biblioteche, librai e tutti coloro che vogliano respirare e vivere la cultura della parola in luogo dove la distinzione tra biblioteca e libreria sia realmente solo "virtuale". Dove sia possibile sfogliare a video, scaricare e solo se necessario acquistare libri, sempre disponibili in formato digitale e, alle volte, anche nella tradizionale versione cartacea. Un luogo dove l'unica logica che conti sia quella dei "contenuti" e si possa trovare nella propria lingua quanto interessa, per lavoro o per piacere.

Crediamo, infatti, che la soluzione per superare le barriere linguistiche e contribuire alla comprensione inter-etnica non debba essere ricercata nella sostituzione di quanto ciascuna cultura ha maturato nei secoli con qualcosa di omogeneizzato e "globale", bensì nel mettere a confronto i rispettivi contenuti culturali in quante più lingue possibile, nel rispetto delle peculiarità di ciascuna. Non a caso un dizionario vivente e mai concluso è collegato ai libri disponibili su LOGOS LIBRARY per una collocazione contestuale della parola cercata, che consenta la percezione del multiforme uso che di essa può essere fatto.

La nostra reale ambizione è quella di rendere disponibile in forma immateriale il patrimonio letterario creato dagli autori, scoperto dagli editori e raccolto nelle biblioteche: centinaia di cataloghi editoriali in ogni lingua. .




Logoslibrary

La biblioteca dei bambini in italiano
La biblioteca dei bambini in inglese

Una favola dei fratelli Grimm in inglese :The Giant with the Three Golden Hairs



The Giant with the Three Golden Hairs 











THERE was once a poor man who had an only son born to him. The child was born under a lucky star; and those who told his fortune said that in his fourteenth year he would marry the king’s daughter. It so happened that the king of that land soon after the child’s birth passed through the village in disguise, and asked whether there was any news. ‘Yes,’ said the people, ‘a child has just been born, that they say is to be a lucky one, and when he is fourteen years old, he is fated to marry the king’s daughter.’ This did not please the king; so he went to the poor child’s parents and asked them whether they would sell him their son? ‘No,’ said they; but the stranger begged very hard and offered a great deal of money, and they had scarcely bread to eat, so at last they consented, thinking to themselves, he is a luck’s child, he can come to no harm. The king took the child, put it into a box, and rode away; but when he came to a deep stream, he threw it into the current, and said to himself, ‘That young gentleman will never be my daughter’s husband.’ The box however floated down the stream; some kind spirit watched over it so that no water reached the child, and at last about two miles from the king’s capital it stopt at the clam of a mill. The miller soon saw it, and took a long pole, and drew it towards the shore, and finding it heavy, thought there was gold inside; but when he opened it, he found a pretty little boy, that smiled upon him merrily. Now the miller and his wife had no children, and therefore rejoiced to see their prize, saying, ‘Heaven has sent it to us;’ so they treated it very kindly, and brought it up with such care that every one admired and loved it. About thirteen years passed over their heads, when the king came by accident to the mill, and asked the miller if that was his son. ‘No,’ said he, ‘I found him when a babe in a box in the mill-dam.’ ‘How long ago?’ asked the king. ‘Some thirteen years,’ replied the miller. ‘He is a fine fellow,’ said the king, ‘can you spare him to carry a letter to the queen? it will please me very much, and I will give him two pieces of gold for his trouble.’ ‘As your majesty pleases,’ answered the miller. Now the king had soon guessed that this was the child whom he had tried to drown; and he wrote a letter by him to the queen, saying, ‘As soon as the bearer of this arrives let him be killed and immediately buried, so that. all may be over before I return.’ The young man set out with this letter, but missed his way, and came in the evening to a dark wood. Through the gloom he perceived a light at a distance, towards which he directed his course, and found that it proceeded from a little cottage. There was no one within except an old woman, who was frightened at seeing him, and said, ‘Why do you come hither, and whither are you going?’ ‘I am going to the queen, to whom I was to have delivered a letter; but I have lost my way, and shall be glad if you will give me a night’s rest.’ ‘You are very unlucky,’ said she, ‘for this is a robbers’ hut, and if the band returns while you are here it may be worse for you.’ ‘l am so tired, however, replied he, ‘that I must take my chance, for I can go no farther;’ so he laid the letter on the table, stretched himself out upon a bench, and fell asleep. When the robbers came home and saw him, they asked the old woman who the strange lad was. ‘I have given him shelter for charity,’ said she; ‘he had a letter to carry to the queen, and lost his way.’ The robbers took up the letter, broke it open and read the directions which it contained to murder the bearer. Then their leader tore it, and wrote a fresh one desiring the queen, as soon as the young man arrived, to marry him to the king’s daughter. Meantime they let him sleep on till morning broke, and then showed him the right way to the queen’s palace; where, as soon as she had read the letter, she had all possible preparations made for the wedding; and as the young man was very beautiful, the princess took him willingly for her husband. After a while the king returned; and when he saw the prediction fulfilled, and that this child of fortune was, not withstanding all his cunning, married to his daughter, he inquired eagerly how this had happened, and what were the orders which be had given. ‘Dear husband,’ said the queen, ‘here is your letter, read it for yourself.’ The king took it, and seeing that an exchange had been made, asked his son in-law what be had done with the letter which he had given him to carry. ‘I know nothing of it,’ answered he; ‘it must have been taken away in the night while l slept.’ Then the king was very wroth, and said, ‘No man shall have, my daughter who does not descend into the wonderful cave and bring me three golden hairs from the head of the giant king who reigns there; do this and you shall have my consent.’ ‘I will soon manage that," said the youth; - so he took leave of his wife and set out on his journey. At the first city that he came to, the guard of the gate stopt him, and asked what trade he followed and what he knew. ‘I know everything,’ said he. ‘If that be so,’ replied they, ‘you are just the man we want;. be so good as to tell us why our fountain in the market-place is dry and will give no water; find out the cause of that, and we will give you two asses loaded with gold.’ ‘With all my heart,’ said he, ‘when I come back.’ Then he journeyed on and came to another city, and there the guard also asked him what trade he followed, and what he understood. ‘I know everything,’ answered he. ‘Then pray do us a piece of service,’ said they, ‘tell us why a tree which used to bear us golden apples, now does not even produce a leaf.’ ‘Most willingly,’ answered he, ‘as I come back.’ At last his way led him to the side of a great lake of water over which he must pass. The ferryman soon began to ask, as the others had done, what was his trade, and what he knew. ‘Everything,’ said he. Then,’ said the other, ‘pray inform me why I am bound for ever to ferry over this water, and have never been able to get my liberty; I will reward you handsomely.’ ‘I will tell you all about it,’ said the young man, ‘as I come home.’ When he had passed the water, he came to the wonderful cave, which looked terribly black and gloomy. But the wizard king was not at home, and his grandmother sat at the door in her easy chair. ‘What do you seek?’ said she. ‘Three golden hairs from the giant’s head,’ answered he. ‘You run a great risk,’ said she, ‘when he returns home; yet I will try what I can do for you.’ Then she changed him into an ant, and told him to hide himself in the folds of her cloak. ‘Very well,’ said he: ‘but I want also to know why the city fountain is dry, why the tree that bore golden apples is now leafless, and what it is that binds the ferry-man td his post.’ ‘Those are three puzzling questions,’ said the old dame; ‘but lie quiet and listen to what the giant says when I pull the golden hairs.’ Presently night set in and the old gentleman returned home. As soon as he entered he began to snuff up the air, and cried, ‘All is not right here: I smell man’s flesh.’ Then be searched all round-in vain, and the old dame scolded, and said, ‘Why should you turn every thing topsy-turvy? I have just set all in order.’ Upon this he laid his head in her lap and soon fell asleep. As soon as be began to snore, she seized one of the golden hairs and pulled it out. ‘Mercy!’ cried be, starting up, ‘what are you about?’ ‘I had a dream that disturbed me,’ said she, ‘and in my trouble I seized your hair: I dreamt that the fountain in the market-place of the city was become dry and would give no water; what can be the cause?’ ‘Ah! if they could find that out, they would be glad,’ said the giant: ‘under a stone in the fountain sits a toad; when they kill him, it will flow again.’ This said, he fell asleep, and the old lady pulled out another hair. ‘What would you be at?’ cried he in a rage. ‘Don’t be angry,’ said she, ‘I did it in my sleep; I dreamt that in a great kingdom there was a beautiful tree that used to bear golden apples, and now has not even a leaf upon it; what is the reason of that?’ ‘Aha!’ said the giant, ‘they would like very well to know that secret: at the root of the tree a mouse is gnawing; if they were to kill him, the tree would bear golden apples again; if not, it will soon die. Now let me sleep in peace; if you wake me again, you shall rue it.’ Then he fell once more asleep; and when she beard him snore she pulled out the third golden hair, and the giant jumped up and threatened her sorely; but she soothed him, and said, ‘It was a strange dream: methought I saw a ferryman who was fated to ply backwards and forwards over a lake, and could never be set at liberty; what is the charm that binds him?’ ‘A silly fool!’ said the giant; ‘if he were to give the rudder into the hand of any passenger, he would find himself at liberty, and the other would be obliged to take’ his place. Now let me sleep.’ In the morning the giant arose and went outs and the old woman gave the young man the three golden hairs, reminded him of the answers to his three questions, and sent him on his way. He soon came to the ferryman, who knew him again, and asked for the answer which he had promised him. ‘Ferry me over first,’ said he, ‘and then I will tell you.’ When the boat arrived, on the other side, he told him to give the rudder to any of his passengers, and then be might run away as soon as he pleased. The next place he came to was the city where the barren tree stood: ‘Kill the mouse,’ said, he, ‘that gnaws the root, and you will have golden apples again.’ They gave him a rich present, and he journeyed on to the city where the fountain had dried up, and the guard demanded his answer to their question. So he told them how to cure the mischief, and they thanked him and gave him the two asses laden with gold. And now at last this child of fortune reached home, and his wife rejoiced greatly to see him, and to hear how well everything bad gone with him. He gave the three golden hairs to the king, who could no longer raise any objection to him, and when he saw all the treasure, cried out in a transport of joy, ‘Dear son, where did you find all this gold?’ ‘By the side of a lake,’ said the youth, ‘where there is plenty more to be had.’ ‘Pray, tell me,’ said the king, ‘that I may go and get some too.’ ‘As much as you please,’ replied the other; ‘you will see the ferryman on the lake, let him carry you across, and there you will see gold as plentiful as sand upon the shore.’ Away went the greedy king; and when he came to the lake, he beckoned to the ferryman, who took him into his boat, and as soon as he was there gave the rudder into his band, and sprung ashore, leaving the old king to ferry away as a reward for his sins. ‘And is his majesty plying there to this day?’ You may be sure of that, for nobody will trouble himself to take the rudder out of his hands.


Per chi sta imparando l'inglese: Una favola dei fratelli Grimm in inglese
Il gigante dai tre capelli d'oro